sabato 26 dicembre 2009

Uha e le sue narici / 2.

C'era una cosa che Uha amava fare: mangiucchiarsi le unghie e raccogliere in sacchetti sterili. Non sapete quale composizioni si possono fare con quella robaccia. A Hitler, una sua fiamma del liceo, regalò un ritratto e una composizione floreale - il ragazzò reagì bene, se per voi vomitare chili di roba vuol dire "reagire bene".

Suo padre, Ellistor MacAlliston Rossi, un allevatore di muschio con i tentacoli nell'alta finanza e su certi dvd che si vedono negli autogrill, era fiero di sua figlia. Le diceva: "Uha, tu non respiri ma sei bella tua madre il primo giorno che l'ho vista nuda a 90 gradi". La figlia arrossiva e cercava di cambiare argomento mostrandogli il suo cappellino ad elica.

"Hai una bellissima famiglia," concluse il cappellino.

La carriera scolastica di Uha è bizzarra. Finite le scuole media, scelse il liceo classico, uscendone con pieni voti e una grossa fama di adescatrice di bidelli. Poi si iscrisse alla facoltà di botanica ad Algeri. Le era sempre piaciuto guardare le piante. Sua madre - ricordava - parlava sempre con il geranio che stava in cucina. Era una pianta atipica: era in grado di comunicare perché sua nonna gli aveva detto che parlare con le persone le fa crescere bene.

La mamma di Uha, infatti, fioriva ad ogni maggio. Una cosa bella e particolare che la portò alla tomba quando venne parassitata da dei licheni di poche parole che la spolparono, per dirla con Mr. Watjs, "come un cerbiatto spolpato, ve l'ho mai detto quanto mi piacerebbe spolpare un cerbiatto?"

Chi era Mr. Watjs? Era un attore scespiriano con una sola gamba liberal, una voce da soprano alle prese con un muflone e una malattia cutanea rarissima che lo rendeva assimilabile ad un Kandisky. Amico della famiglia di Uha, sta scontando l'ergastolo per sottrazione di cose buffe a dei pinguini.

(continua...)


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