mercoledì 28 luglio 2010

VOTA E FAI VOTARE SCARICABILE.

ScaricaBile è il Blog che amiamo. Qui abbiamo le nostre radici, le nostre speranze, i nostri orizzonti. Qui abbiamo imparato, da Lino Giustazzi e dalla vita, il nostro mestiere di rompicoglioni. Qui abbiamo appreso la passione per la satira di cattivo gusto.
Abbiamo scelto di scendere in campo e di candidarci ai Blog Award 2010 perché Ste ha bisogno di un fermacarte, e quelli del Premio Satira Forte dei Marmi li hanno finiti (pare che Ezio Greggio ne abbia fatto incetta). Non vogliamo vivere in un Paese illiberale, governato da claque satiriche immature e da persone legate a doppio filo a un passato costellato dai vari Bombolo, Martufello e Gini Bramieri vari.
Per poter compiere questa nuova scelta di vita, vi propiniamo il seguente "form" da compilare segnalando il blog ScaricaBile in quattro categorie (non di più altrimenti annullano tutto i soliti giudici comunisti), e il Maestro Lino Giustazzi come bloggher dell'anno.

* * *

Ecco come vorremmo che compilaste parte della scheda per la nomination:

[perché una scheda sia valida bisogna votare almeno per 8 categorie e non si deve votare in più di 4 categorie lo stesso blog. In praticamente ogni categoria è richiesto il nome del blog e subito in basso l'indirizzo]


1. Miglior Blog
ScaricaBile
http://scaricabile.blogspot.com/

2. Blogger dell'anno
Lino Giustazzi
http://lino-giustazzi.blogspot.com/

3. Blog rivelazione
ScaricaBile
http://scaricabile.blogspot.com/

6. Miglior blog collettivo
ScaricaBile
http://scaricabile.blogspot.com/

29. Miglior Blog Politico
ScaricaBile
http://scaricabile.blogspot.com/







giovedì 22 luglio 2010

Le cose che non t'ho detto - poesia spastica.















Le cose che non t'ho detto
sfuggite dalle mie mani.
(Ne ho due, di mani.)
Sfuggite come sabbia al vento del Colorado,
il Colorado quando tira vento,
però.

Giacion lì,
le cose che non t'ho detto:
per terra,
umiliate.

Per esempio:
"trattore
placenta
cucciolo di klingon
vado a comprare il Foglio
capriata lignea
cetaceo
smegma
marmitta Malossi
biete
e
ciò nondimeno".


Le cose che non t'ho detto
stanno lì
per terra.
Insieme al verbo "esimere"
che il Devoto-Oli mi dà come arcaico.

mercoledì 21 luglio 2010

Gotham City & the Madunina

La Moratti mentre torchia un brutto ceffo.


Letizia Moratti: «Sa quante volte mi sono travestita e con mio figlio Gabriele, travestito pure lui, siamo andati di notte in giro per le vie a rischio di Milano, dove c’è droga, prostituzione, delinquenza, per capire che cosa succede veramente e poi prendere provvedimenti?»

Figlio della Moratti: «Nessuna!»

Letizia Moratti: «Ecco.»

Da qui.

lunedì 19 luglio 2010

La mafia - poesia spastica.















Le mafie uccidono e fanno le rubberie
però nessuno dice niente.
A volte strangolano innocenti
o sparano alla cazzo
e mica chiedono scusa.

La mafia fa schifo
e come cosa è certa.

Solo che c'è la gente che ti dice che la mafia non esiste.
Pure se essa fa schifo.

E la gente che dice che dio non esiste.

Evidentemente, seguendo un vecchio adagio,
dio fa schifo.


(In ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, gli uomini della scorta e i loro cari.)

Milano calibro 'ndrangheta.

Ottimo l'inchiesta del Fatto Quotidiano su Milano e la 'ndrangheta.

giovedì 15 luglio 2010

The face ass the ass.


«Ma quale questione morale.
La moralità è nel dna del Pdl.
Su questo tema non prendiamo lezioni»
- Maurizio Lupi, 15/07/2010, dal Post.it -

(Nella foto, l'onorevole Lupi felice d'aver appena scandagliato
i fondali marini alla ricerca della sua anima.)



mercoledì 14 luglio 2010

Da ScaricaBile #33 - ENRLAGE YOUR POPE, NOW!
























ENLARGE YOUR POPE, NOW!

di Pietro Errante, illustrazione di Ste
da ScaricaBile 33 (ultimo numero)

(Vaticano, sala affollata di persone. Il portavoce di mons. Rino Fisichella, capo del Consiglio Pontificio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, arringa l'uditorio. È visibilmente strafatto di colla.)

Signori,

la Chiesa moderna è roba per rammolliti: da quando gli stati-nazione l'hanno distrutta in virtù del loro essere laici del cazzo, tutto è andato a puttane – Maria Maddalena permettendo. È quindi necessario, per il Cristianesimo e per la felicità di Gesù crocefisso, che il papato riprenda il potere che anticamente Nostro Signore in persona gli aveva affidato. Non ci credete? Su Youtube c'è il filmato della cerimonia: si vedono il sottoscritto, Dio e il suo spin-doctor del tempo, tale Charles Manson. Andate a controllare, prima di giudicare.

Ah ah ah, ci siete cascati! Lo sanno tutti che Youtube non esiste!

Comunque, il sottoscritto monsignor Fisichella è stato da poco investito del duro compito di riportare il Vaticano ai gloriosi tempi di Bonifacio VIII, anni felici in cui i disobbedienti diventavano magicamente polvere finissima (ridacchia, gli esce sangue dal naso, tenta di spacciare il fenomeno per miracolo. Riprende a parlare.)

Bei tempi, quelli, quando Dio ci sorrideva e i potenti di tutto il mondo non riuscivano a staccarci le loro lingue dai nostri biblici buchi di culo. Be', la festa è finita: gli stati-nazione hanno avuto la loro occasione di fare qualcosa e hanno fatto schifo, con i loro divorzi, i loro aborti e le loro inutili ricerche scientifiche. Dobbiamo al più presto tornare allo Stato della Chiesa.

“Il primo passo sarà quello di smantellare quell'istituzione assurda delle Guardia Svizzere. Voglio dire, a chi fanno paura dei vergini vestiti di giallo? Dategli dei fucili, porca la troia! Siamo il fottutissimo STATO DELLA CHIESA, irroriamo d'odio e paura questo pianeta da duemila anni, piacere. Le guardie vaticane devono fare paura, sparare ad altezza uomo e non lesinare col napalm. Basta con questa storia dello staterello di mezza merdina quadrata in mezzo alla NOSTRA dannata città. Lo vedete questo? L'abbiamo costruito noi! Avete una vaga idea di quanti feti abbiamo dovuto murare per costruire tutti quei conventi, quelle chiese? Dico, ma chi vi credete di essere? D'accordo che le bollette dell'acqua ce le pagate voi – e ne approfittiamo tenendo i rubinetti aperti dal 1929 – ma noi ci meritiamo molto di più. Noi siamo quelli che agiamo in nome di un qualcosa che non esiste, lo stesso qualcosa che vi tassa e decide come partorirete, morirete e mangerete (SE mangerete). Quindi adeguatevi.

(Una signora disperata interrompe il discorso per reclamare il suo figlioletto scomparso.)

E, lei signora, non faccia storie! Il piccolo Luca tornerà presto, padre George sta finendo di confessarlo. Checcazzo!

Ma torniamo a noi. Non ci rinchiuderete in questa gabbia di psicopatici. Innanzitutto vogliamo la Maremma. Già. Non so nemmeno dov'è ma la voglio. Poi voglio la zona est di Viterbo. SUBITO! Vogliamo la Liguria, Marsiglia, la Sicilia e dei gelati al limone. Porca la zozza, siamo forti, siamo grossi!

E don Luigi, qui, dice di volere anche il posto da dove partono gli space-shuttle. Cape Canaveral, esatto, proprio quello. Vogliamo tutti quei bei razzi, puttana merda! Che così andiamo su Saturno a uccidere Satana.

Anzi no... C'ho pensato solo ora... (i suoi occhi si illuminano, comincia a frugarsi il pube) Possiamo conquistare l'intero, fottutissimo spazio! Marte, la Luna, Orione e tutto il resto! E sarà facilissimo, basterà decollare da qui e ce li troveremmo tutti vicini, a girare attorno la Terra. Giusto?

Porca merda, possibile che nessuno dei vostri scienziati ci abbia mai pensato? Troppo occupati a cercare una cura per il cancro, fottuti abortisti? (ridacchia perdendo bava)

Ormai è deciso! Esercito dei Cloni Svizzeri, seguiteci! Andremo a conquistare l'Universo!”

(Il prelato si allontana accompagnato dai cloni, i quali parlano inspiegabilmente spagnolo. Uno space-shuttle decolla squarciando la cupola di San Pietro. Il naviglio spaziale è carico di tutti i preti del mondo. Poco dopo esplode nei pressi di Venere. Sulla Terra prende il potere Satana e i suoi sgherri. Sempre meglio di Propaganda Fide, comunque.)

domenica 11 luglio 2010

ScaricaBile #33. ULTIMO NUMERO, ADIOS!



È uscito l'ultimo numero: più di settanta pagine fresche e armate di ascia. Have fun.

ScaricaBile è morto, viva ScaricaBile.

venerdì 9 luglio 2010

Ssssiopero!

Faccio mia la campagna di Daniele Sensi, blogger bravo e capace, che dice no allo sciopero e se la prende pure con Luca Sofri, detto iSofri.

mercoledì 7 luglio 2010

Annunciazione.

Lunedì esce il 33esimo numero di ScaricaBile. L'ultimo. Dall'anno prossimo ci troverete in edicola allegati a Men's Health. Saluti.

lunedì 5 luglio 2010

Bancher si è dimesso.

Bancher, il Ministro di Una a caso basta che regga, si è dimesso. Inutile dire che questo è un brutto colpo per tutti quelli che volevano diventare ministri dell'inutile.

Teo Teocoli, in odore di ministero delle ghiande ubriache, è salto. C'è rimasto male. Dice che quasi quasi parla. Un suo amico di infanzia ha paura. Sono io.

Ma anche Paris Hilton, le cui doti sessuali sono impresse in miliardi di bytes sparsi per gli hard disk di tutto il mondo, i quali si ripercuotono su globali filoni di torrent lunghi quanto il Nilo, non diventerà Ministro dell'Agricoltura. Lì c'è Galan. Oh, non è perché Giancarlo lo succhia meglio, ma per altri motivi. Pervertiti.

Infine ci sono io, che dovevo gestire il business di quelli che controllano i distributori automatici in cerca di resti dimenticati da gente distratta.

È saltato tutto, cazzone di un Brancher.
Torno a costruire missili.

sabato 3 luglio 2010

Da ScaricaBile #32.

In attesa dell'uscite del nuovo ScaricaBile (33esimo e ultimo numero),
ecco i miei pezzi per il numero 32.


Abortire a Betlemme

Atei, scientisti e darwinisti sono i peggiori ceffi che potete incontrare, se siete delle cellule tumorali. Infatti, mentre noi uomini di chiesa rispettiamo ogni forma di vita, anche quella che conduce al trapasso, quelli credono di sapere cosa può e non può esistere e, nella fattispecie, combattono le cellule tumorali con cure mediche, raggi misteriosi e abbattimenti di antenne Radio Maria. E sono gli stessi senza dio, questi scientisti, che non esitano a raschiare uteri innocenti per eliminare feti non approvati dalla redazione di 'sto gran cazzo. Scusate il termine, fedeli, ma quando ci vuole ci vuole, diocane.

Oh, per carità, anche noi uomini di chiesa raschiamo embrioni ma di solito aspettiamo che abbiano compiuto qualche anno, e solo in situazioni di bondage estremo.


Lì fuori è pieno di abortisti ghignanti che imbalsamerebbero la loro madre per grattuggiare qualche bell'utero. Sono malati, confusi, colmi di satana – come gli ebrei, esatto, ma con il cazzo intero.

E spesso, travolti da questa furia, si sbagliano: ieri mi hanno raschiato il naso, per dire.

“Oh scusa, sembravi un feto!” si sono giustificati, con le loro facce da droga.


Vi dico questo, fedeli: se i Re Magi fossero stati degli scientisti-comunisti avrebbero sistemato per le feste la vergine Maria, portandole oro, incenso e grucce di ferro. E la nascita del Cristo, con la sua iconografia d'amore, speranza e bestiame, avrebbe dovuto fare spazio al capitolo “Raschiando il Salvatore”.

Re Magi del cazzo, con i loro cammelli pieni di merda.

E la povera Maria che avrebbe potuto fare? Chiedere aiuto a Giuseppe, forse? Tzé! Quello, corrotto da Odifreddi, avrebbe lasciato fare ai tre criminali, fregandosene di quel bambino non suo, di quella gravidanza incomprensibile e del suffisso “Vergine” che Maria manteneva nonostante la nottata con l'angelo Gabriele e il suo spadone nero.

Ci tolgono tutto, fedeli: la Creazione in sei sacri giorni è stata sostituita con una cosa lunga miliardi d'anni, piena di protoni, bosoni, materie oscure e senza l'ombra di una prova! Bugiardi incalliti, pensano davvero di poterci sconfiggere realizzando una macchina per big bang sotto il culo degli svizzeri?

E perché nessuno parla del nostro esperimento di ricreazione dell'Eden?

Avevamo preso una donna e uno uomo e li abbiamo buttati in una giungla incontaminata, piena d'acqua e di cibo. Potevano vivere il vero amore di Dio, capite? Dovevate vederli! Felici, puri, ingenui. E poi, ecco arrivare il serpente tentatore, nella figura di un presidente americano negro. Quello gli ha parlato un po' e il nostro Adamo, di botto, ha preso ad esigere pompini con l'ingoio pure dai licaoni e la nostra Eva ad accettare sborrate anche sul piloro.

E sapete che? C'hanno ragione loro.

Ci si vede, sfigati.

Cardinal Gonzalez Errante de la Malafuega

***

Napolitano

Es un presidiente de mierda ma es el nuestro presidiente”

Giorgio Napolitano ha una bella carriera alla spalle: iscritto al Partito Comunista, nel 1956 difese l'aggressione sovietica (criminale, omicida e degna di un format Endemol) ai danni dei rivoltosi di Budapest. Adesso però dice che ha cambiato idea e che credeva che l'Ungheria fosse popolata da salami e quindi chi se ne frega se ne uccidi un po', tanto sono già molto morti.

Di seguito, negli anni Ottanta, mentre Berlinguer parlava di questione morale e dei partiti come entità oscure in grado di privatizzare di fatto la res publica, il buon Giorgio si unì alla corrente “migliorista” del Pci. Che è quella corrente che avrebbe voluto essere Craxi ma a casa non volevano. A Milano i miglioristi hanno sguazzato non poco nella merda craxiana e poi, bum, Tangentopoli, guarda che sorpresa, rubare è ancora reato, mica lo sapevamo, a noi Togliatti non ce l'aveva detto.

Ora, dopo anni di silenzio, di facce umili e di nèi prominenti, eccolo al Quirinale, che sarebbe poi la casa del presidente della Repubblica.

Napolitano è un uomo stanco, i suoi occhi hanno visto cose che non possiamo nemmeno immaginare. Oggigiorno si accontenterebbe di una buona pensione, un frisbee e il recupero del rapporto con sua moglie Clio (ultimamente un po' in crisi, anche se va precisato che le voci che la indicano come protagonista di alcuni filmati amatoriali di tipo granny sono infondate).

Napolitano credeva che fare il presidente della Repubblica fosse una cosa semplice: “Faccio questo, poi sarò vecchio, mi fanno senatore a vita e buonanotte a tutti”. Mica vero, se al governo c'è Silvio e la sua allegra cerchia di lestofanti. Quelli mica vogliono andare in galera, mica vogliono impoverirsi – anzi, sono in politica proprio per evitarlo! – e mica vogliono smettere di scopare soubrette vogliose, crisalidi di ministre che verranno. E tu, capo dello Stato, devi fare in modo che quelli si trovino bene. Farlo è piuttosto semplice, dopotutto: basta firmare quello che ti passano. Non importa quale sia il provvedimento, se un lodo Alfano, un legittimo impedimento o il ddl sulla depenalizzazione dello stupro ai danni di minori se il minore in questione è una liceale con le tette sulfuree.

NON

IM-

PORT-

TA.

Tu dovrai comunque firmare, vecchietto, perché loro sanno che non hai le palle di rovinarti la vita, che vuoi solo gustarti la tua pensioncina, lontano dai fatti d'Ungheria e dai craxismi vari ed eventuali, vicino all'amata Clio, per portarla via da questo mondo malvagio dove il premier ti minaccia con il richiamo ad una rivolta di piazza che non esiste – e lo sai – ma sei vecchio, stanco e hai paura anche del pennacchio dei tuoi corrazzieri, quindi ci credi e a volte hai perdite imbarazzanti sulle mutande.

Nonostante queste pressioni Napolitano alza spesso la voce: lo fa per chiamare al dialogo i partiti, per placare la magistratura faziosa che vorrebbe arrestare chi delinque, richiamando all'Unità d'Italia senza scartavetrare lo scroto diMaroni, Zaia o un leghista random. E i giornali parlano bene di lui; lui è felice; Clio dice che in foto viene bene.

Quando è veramente arrabbiato esce di casa e lancia un monito. Lo lancia e lo guarda andare lontano, senza che nessuno se ne accorga. L'ultima volta ha ucciso un bambino, colpendolo in testa con uno dei suoi moniti (era un monito particolarmente pesante e appuntito). Il piccolo non ce l'ha fatta ma hanno subito messo il segreto di stato su tutto.

Però quel bambino è morto!

E anche Maurizio Mosca non scherza.