giovedì 29 aprile 2010

Viiiiiii Ve Ve Veennn Vaaaaaa

L'assolo di Graham Coxon in "Coffee & TV" è uno sballo per cui le droghe sono cacca.

E anche il finalino col botta e risposta piano elettrico-chitarra distorta marcia.

mercoledì 28 aprile 2010

mela culo


Quando usavo un Mac pigiavo spesso mela e poi Q per chiudere i programmi.

E loro si chiudevano. Subito. Non c'erano le clessidre di merda che vedete voi, se usate Windows.

Windows è un sistema operativo, infatti, che se vuoi chiudere un programma devi pigiare ctrl e poi Q. E sgranare un rosario sperando che Bill Gates abbia tempo per ascoltare la tua vita.

Il più delle volte un programma Windows che viene chiuso s'offende e ti dice Lei non sa chi sono io. È altresì arcinoto che Windows ha la mamma che è la più grossa vacca-software della Silycon Valley.

Lo dico perché me la sono fatta, quella vecchia tombina.

Niente, volevo dire che, stando a quanto appena scritto, ctrl (che vuol dire control) è sinonimo di mela. E viceversa:

"Mi dia un chilo di control, grazie."

"Ah, guardi, ieri ho proprio perso la mela."

Ci sono stati casi accertati di tastini Insert che si sono uccisi perché non si sentivano valorizzati. I meno decisi cambiano sesso e si spacciano per barre spazio.

***

Sto anche riscrivendo la Bibbia in codice binario. Gesù muore lo stesso ma nessuno ci capisce un cazzo e quindi posso descriverlo come un indiano obeso.

domenica 25 aprile 2010

Traguardi.

Questo è il centesimo post di questo blog. Va da se che dobbiamo festeggiare con parole a caso.

guarnizione
fulcro
tufo
ganascia
smegma
florilegio
mascarpone
sbalaustramento
sgusciato
mellifluo
anafora
ghigno
pilifero
macaco
pus
pigna
capezzolo
vellicamento
fanfara
stagflazione
fenicottero
giuggiola
cinguettìo
maxpezzali

P.S. Spero abbiate passato una felice Festa della Liberazione annettendo la Polonia.

lunedì 19 aprile 2010

"Un negro curato vale dieci bambini amati".

ovvero
Dall'Inquisizione al cyborg Vittorio

Opera: La passione della Englaro, Anonimo

Lo scandalo dei preti pedofili c'ha di buono che è una cosa talmente vecchia e risaputa che si potrebbe rinominare "
prassi dei preti pedofili". In tempi di globalizzazione, crisi e rivoluzioni tecnologiche (come l'aratro touchscreen) è bello sapere che c'è ancora qualcosa su puoi contare. Insomma, l'idea che tuo figlio sia molestato da un pretino fa sentire molti genitori più vicini al Paradiso. E molti bambini dei promettenti serial killer. Ma è la difesa scelta dal Vaticano a turbarmi: non dico che dovrebbero vergognarsi e bruciare all'Inferno per l'eternità (anzi si, lo dico) ma mi accontenterei di una recitazione migliore. Se davanti alle prove di decenni di vessazioni, mostruosità e abusi non riesci ad andare oltre "il complotto giudeo" (dev'essere un evergreen, dannazione) o "l'attentato alla fede", allora c'è qualcosa che non va.

Partiamo dal principio.

Il Cristianesimo si fonda sulla credenza in un vecchio che, 2000 anni fa, mandò sulla Terra suo figlio per uno stage. Venne bocciato, il povero ragazzo, e com'era in suo a quei tempi, fu applicato ad una struttura lignea atta ad ucciderlo lentamente mantendenolo comunque sexy.
Che è una cosa che mi fa rivalutare la riforma Gelmini, per alcuni versi. Oggigiorno, duemila anni dopo il tragico avvenimento, milioni di persone si radunano a Torino per fissare un lenzuolo su cui sarebbe impresso il volto del martire. Ma c'è qualcosa che non quadra, difatti:

Breve test di matematica per gente col rosario:


Se una persona è morta 2000 anni fa e degli scriteriati ne trovano il velo nel quale fu avvolto (Gesù era forse un kebab?), quanti anni dovrebbe avere tale telo per essere considerato storicamente attendibile? Più precisamente, le analisi al Carbonio14 dovrebbero datarlo a circa:
  1. 2000 anni fa, ovvero attorno al 33 d. C.;
  2. fra il 1260 e il 1390 d.C.;
  3. come? Gesù era un kebab?!?
Risultati.
Se avete ritenuto esatta l'opzione 1 siete piuttosto portati all'algebra e solo raramente indossate cappellini con l'elica;

se invece avete optato per la seconda risposta, molto probabilmente siete collegati a questo blog attraverso un blackberry perché vi trovate a Torino e state aspettando con ansia di venerare un'antica tovaglia dal sapore mistico;

e, infine, se avete scelto l'opzione 3, probabilmente siete dilaniati dalla fame chimica - e comunque no, non ce li abbiamo i kebab qui.

Insomma, lì fuori è pieno di gente che vuole vedere il famoso falso della Sindone, sapendo bene che di falso si tratta. E questa creduloneria è una grande fortuna, se volete vendere su ebay un iPhone appartenuto a Noè; ma è un dramma se si pensa che questi figuri posseggono un valido documento elettorale.

Quanto possono essere scosse queste persone dagli articoli del New York Times (giornalisti ebrei avvezzi al limonare con Satana)? E ancora: qualora alcuni di questi leggessero con interesse di quei casi di pedofilia, quanto ci metterebbero a dimenticarli dopo un singolo monito papale?

Un secondo? Due? Pterodattili? Chissà. Poco comunque.

La religione cristiana vellica da millenni l'ano della coscienza civile, e lo fa talmente bene che alcuni fedeli non riescono (non vogliono) smettere di godere delle loro stesse barriere mentali. E poi non dimentichiamo che ho qui con me uno scoop, santo cielo. Una mia scoperta eccezionale. State a sentire.

Guerilla Sgarbi.
Similarmente al guerilla marketing, gli intelletuali papali (scusate l'ossimoro) sanno bene come riportare in stalla le pecorelle smarrite. E sanno altrettanto bene come spiegare che quella stalla, pur assomigliando tanto ad un mattatoio, ed essendo a tutti gli effetti un mattatoio, poi tanto male non è.

Il più bravo a resettare le funzioni dei fedeli, in Italia, è Vittorio Sgarbi. In questo video potete vederlo in tutto il suo splendore carico di nulla menzognero. Se a parlare è qualcuno che va contro il pensiero dominante (che è quello clerical-fascista ovvero quello del Pdl-Lega ovvero quello di Mediaset ovvero quello di Susanna Tamaro), il coltissimo Sgarbi lo zittisce istantaneamente citando episodi storici - che c'entrino o meno con l'argomento poco importa, vedremo.
Il riferimento alla Storia ha la funzione di affascinare la casalinga di Voghera. (Oh, a proposito: l'Italia è popolata da casalinghe e casalinghi di Voghera. L'Italia, precisamente, è ciò che sta attorno al tinello di quella vecchia rincoglionita.)

Ma torniamo a noi: dal momento che l'interlocutore non sa rispondere all'invettiva sgarbiana (non che sia ignorante, è che non c'entra un cazzo), il cyborg Vittorio può alzare il calice della vittoria e dargli/darle della capra ignorante. Il trick è semplice e può essere addattato a qualsiasi bisogna. Vediamo:

"Pietro, calcolami questo complicatissimo logaritmo e ti darò il 6 in pagella."
"Ma lei lo sa che Cicerone una volta ha visto un logaritmo e i suoi piedi hanno cominciato a mulinare nell'aria tracciando linee di fumo che a loro volta hanno scritto nel cielo romano
Non fate domande sui logaritmi altrimenti morite?"
"Ho come il sospetto che non sia mai avvenuto, comunque no, non lo sapevo."

"Lei è una capra ignorante, faccia di merda, dammi tutti i tuoi soldi e il 9 in pagella."

(Tutta la classe urla di gioia e applaude. Una ragazza, nell'ultima fila di banchi, se la fa leccare da un koala per un pezzo di Tik Tak.)

Così i casalinghi di Voghera (leggasi gli italiani), deflorati da tanta cultura, decidono che la parte del giusto sia del Cyborg Vittorio (ovvero dei partiti clerical-fascisti ovvero del Pdl-Lega ovvero di Mediaset ovvero di Susanna Tamaro, la quale ha voglia di Kit Kat e scruta voluttuosa un koala.)

L'altro pezzo forte del nostro trickster Vittorio è il finale pomposo. Non sono riuscito a trovare un video su YouTube che lo espliciti ma è pressapoco così:

Scena: Buona Domenica, si parla di religione, lacità - temi ideali per intelletuali come Lele Mora e il Cangurotto. La compagine laicista sembra argomentare con successo le sue idee e la deriva maoista ormai è prossima a Cologno Monzese. Ma il nostro cyborg interviene, spara due anedotti storico-artistici (Dante, il suo unicorno e alcuni affreschi del mio glande) e finisce sborrando:

"Ha ragione il Papa! Su questo ha ragione il Papa".

L'ha detto, ve lo giuro. E i vogheriani, questi mutanti metà uomini metà consigli per gli acquisti, lì ad applaudire.

Preti pedofili, dite?
Scandalo, continuate?
Ma non lo capite, cazzo?
HA RAGIONE IL PAPA.

Finalino con morale incorporata.
Il cyborg Vittorio usa spesso lo strumento retorico del "è impossibile essere contro il Cristianesimo perché esso è tutto, anche l'arte, Dante, Manzoni eccetera eccetera". Nulla di più vero, peccato che quando si parla di soprusi o bambini molestati, l'Inferno di Dante sembra essere la destinazione ideale per alcuni preti pedofili.
Alighieri stesso mise papa Bonifacio VIII all'Inferno, da vivo. Una cosina un po' più eversiva del dibattito crocefisso si-crocefisso no.

Infine, se vi imbattete in uno di questi trickster in vena di pipponi sulla CULTURA CRISTIANA, prendetevi un'oretta di tempo e leggetegli questo maledettissimo elenco.

Verrete sepolti di fischi da Vogheriani, certo, ma io vi vorrò bene.

domenica 18 aprile 2010

Fenomenologia di Lia Celi.

"I giochi di parole sono tipici dei pedanti
che vogliono sfoggiare il proprio acume.
Per questo irritano.
Un comico bravo gioca con le idee."

Ciao, sono il cugino di Pietro e voglio scrivere un post.
Lo voglio fare su
Lia Celi (se non sapete chi è cliccate su Lia Celi che poi viene fuori la roba su Lia Celi, poi tornate qui e parliamo di Lia Celi), una bella donna, vecchia firma di Cuore.

Non che la Celi sia particolarmente divertente - tanto da meritare un'analisi acuta come quella che mi appropinguo a fare, per dire - ma oggi è domenica e della cenere imperversa per l'Europa, quindi lasciatemi fare.

Cominciamo.

Tecnica. La Celi deve soffrire alquanto poco il famigerato panico del foglio bianco, giacché, per cominciare un pezzo, le basta scorrere mentalmente proverbi, modi di dire, frasi fatte & co. di sua conoscenza, e controllare che sia possibile modificarli con esiti che si vorrebbero divertenti. L'ultimo esempio di questa condotta è di pochi giorni fa e lo trovate qui.
Vi spiego com'è andata: Lia voleva fare un pezzo sul Salone del Mobile di Milano, ha pensato a qualche possibile giro di parola (pun in linguaggio anglo e anche sassone) e questo è quel che ha partorito: COMÒ PROFONDO.

Bello, eh?
No, eh?

E questo è solo l'ultimo caso in ordine cronologico!
Andiamo con calma, partiamo da
Cuore.
Seguitemi, amici (?).

Il giochetto diabolico dello zio Pietro. Ad appena due metri da me e questo Dell (che gira con Ubuntu), ho il mio archivio della rivista satirica fondata da Serra. Il gioco consiste in questo: ne prenderò dieci (10) a caso e controllerò, numero per numero, i titoli degli articoli della Celi. Mi gioco che le palle che più del 50% si baseranno su vetusti giochi di parole. Let's go.

Anzi no, prima di cominciare, pubblicità:

***

Opera: Donna dolente con nipoti asiatici e vecchio disumano.

(Me lo vedo Berlusconi al funerale di Vianello: "Ehi raga', dite cheeeeeeese!")

***

Rieccoci. I numeri da me scelti (in modalità squisitamente random) sono:
  1. numero 196 anno 4 (5/11/1994);
  2. numero 122 anno 3 (21/05/1993);
  3. numero 175 anno 4 (11/06/1994);
  4. numero 173 anno 4 (28/05/1994);
  5. numero 138 anno 3 (20/09/1993);
  6. numero 238 anno 5 (2/09/1995);
  7. numero 197 anno 4 (12/11/1994);
  8. numero 170 anno 4 (07/05/1994);
  9. numero 202 anno 4 (17/12/1994);
  10. numero 198 anno 4 (19/10/1994).
E ora procediamo allo studio della titolistica celiana:
  1. Titolo: "Sciur Peròn da li beli braghi bianchi". Riferimento a Berlusconi mutuato da Sciur padrun da li beli braghi bianchi, poesiuola di un Anonimo (qui);
  2. Titolo: "Dobbiamo fare presto: archiviamo subito tutto" (con riferimento alla strage di Firenze). Non v'è traccia del famigerato pun;
  3. Uhm, qui il titolo è: "Pacciani: 'Ancora un'udienza e sono pronto per Stranamore'." Nemmeno qui si gioca con le parole. Cominciavo quasi a temere per i miei testicoli, quando ho notato un titolino laterale (una trovata tipica di Cuore): VILLANO GLOBALE. Tout se tien, comunque non vale come prova alla mia teoria. Procediamo;
  4. Ci risiamo, titolo: "Il nonno della ragione", con ovvio riferimento all'opera Il sonno della ragione genera mostri di Goya. Un altro punto per l'Errante;
  5. Tzé, fin troppo facile: "Jurassic Pork" è la titolazione della fatica celiana. Con ovvio riferimento a Palazzo Grazioli, pardon, film di Spielberg. Continuamo;
  6. Qui siamo al capolavoro. Il settimanale satirico negli anni è cambiato (Cuore cambiò formato, colore e direttori un certo numero di volte) ma la Lia Nazionale rimane integra nella sua arte. Il titolo numero 6 è: "Miss Italia: Uffa, che Barbie". Un giochetto very hard che in più si permette di fare da cagare. Ma procediamo, again and again;
  7. Qui Miss Celi fa le cose in grande, firmando un racconto su un pellegrinaggio verso qualche Madonna dal titolo - piuttosto deludente - "Like a virgin". Riferimento esplicito alla Vergine Maria, al pezzo di Madonna e a Elio Vito. Si poteva fare di più;
  8. Arriviamo così ad una puntata dello speciale della rivista sulla situazione scolastica italiana in quei anni, titolo easy: "Lola, cosa impari a scuola?". Il riferimento c'è ed è qui;
  9. Servizio sulla Cecenia, tema scottante e tragico che la filosofia titolistica della Nostra sistema così: "Zar condicio". Tutto ciò è me-ra-vi-glio-so;
  10. E giungiamo così al finish di questa maratona archivistica con un pezzo sulla par condicio in cui la Nostra arriva stanca e col fiatone. Non riesce nemmeno ad inventarsi, chessò?, un "Par confisco" o un intramontabile "Bar Condicio"; finendo per scivolare nella botola di: "Par condicio un par de palle". Non vi basta? Be', c'è anche l'occhiello: "Berlusconi? Lui sì che parla come mangia. Infatti parla tantissimo". Ellapeppa, che classe!
Risultati. Il nostro corpus (totalmente casuale e cazzaro - ma con un certo fascino) dimostra che la Celi punta sul gioco di parole classico otto volte su dieci (eccezione 1. e 2.), mentre si scatena nel più classico dei pun cuoriani per il 50% delle volte (1., 4., 5., 9. e 10.). I casi 6. e 7., invece, sono ascrivibili al Grande Registro dei Titolini ad Effetto, tradizione millenaria e universale.

Ciò significa che ho vinto la scomessa.


Ma è il punto 3 il più interessante: in esso, infatti, non v'è traccia di calembour o giuochetti d'astuzia tipici. C'è solo una battuta (venuta male? Sì, ma almeno c'ha provato). E basta. INCREDIBILE.

Tiriamo le somme. Questo saggetto (ahahhahahaha) non si è concentrato sulla qualità dei titoli della Celi, per una scelta precisa: il fatto è che alcuni di questi possono essere validi, altri mediocri, altri ancora pessimi.
Ma la questione non è puramente qualitativa. È anche stilistica. Volete sapere dov'è il dramma, quello che mi fa incazzare? È che questa non mi pubblica un articolo se come titolo non ci mette un calembour della serie visto-quante-ne-so?-non-sono-un-genio?.
No, non lo sei, cara Lia. E hai rotto i maroni.

Con stima e cordialità,
Pietro Errante

Come ti cito Fabio Volo #2.

"Quando una ragazza a cui vuoi bene ti lascia ci resto male. Poi però passa. E se non passa, voglio dire, al massimo muoio."

- Fabio Volo -

venerdì 16 aprile 2010

"Quel prete sta molestando un bambino." "Zitto, nazista!"

Dall'Avvenire del 16/04/2010

L'Avvenire sa come fronteggiare l'ondata di merda che sta travolgendo la Chiesa Cattolica con la foga d'un Martin Lutero impasticcato. E lo fa NON respingendo le accusa dimostrandone la falsità (ahahahah, impossibile! Pare che certi culetti non conoscano omertà) confessando quanto di turbe alberga il templio di Dio.

D'altronde perché sforzarsi a fare le persone civili quando sai di poter parlare con persone che credono in un uomo barbuto, fra le nuvole, che vede tutto e ha costruito un Paradiso per la nostra eternità? (E non sto parlando di Milano2.)

La tattica del quotidiano della CEI è piuttosto subdola: scartabellare le carte per trovare nessi assurdi tra gli odierni attacchi alla Chiesa e le cose più zozze della Storia.

Oggi, solo per voi, il funambolico Massimo Introvigne si cimenta nel collegamento tra lo scoop del New York Times e Goebbels.

(Per chi non lo sapesse, Goebbels non è il direttore di Chi, bensì il Ministro della Propaganda del Terzo Reich.)



update
Con sommo orrore ho acquistato la copia in questione del giornale in questione. E che ve posso dire? È sublime!

Si parla di cose storiche come l'enciclica Mit brennender Sorge di Pio XI (1857-1939), con la quale la Chiesa condannò l'ideologia nazista. E alla quale seguì una campagna, gestita dal Ministero della Propaganda di Gobbels, "contro gli abusi sessuali dei sacerdoti".

La cosaccia fu studiata a lungo da Wilhelm Canaris e Josef Muller, che chiesero aiuto alla sempre simpatica Compagnia delle Opere.
A questo punto ci si chiede: ok, dai nazisti non ci aspettiamo certo un comportamento corretto e democratico, ma quindi tutti quei casi di pedofilia nel clero erano inventati? Ma soprattutto: non siamo nel 2010 dopo Cristo?

Ed ecco il rispostone: avete mai sentito parlare di panico morale? È un'espressione "coniata dai sociologi solo negli anni '70 per identificare un allarme sociale creato ad arte amplificando fatti reali ed esagerandone il numero attraverso statistiche folkloriche". Che è esattamente la storia dei Santi cristiani, di Gesù Cristo e Silvio Berlusconi.

L'articolo è lungo e prolisso quanto la tua compagna di classe cessa che ci prova con te dopo aver mangiato aglio e merda. Ma, circa a metà, presenta questa frase (in riferimento allo scandalo pedofili di quegli anni):

"Come sempre nei panici morali i fatti non son totalmente inventati."

Ottimo, mi basta così. La pedofilia nel clero c'era (e c'è). Magari i numeri son gonfiati (MAGARI) ma ciò non giustifica l'ingroppamento di pargoli nel nome di Dio. O vogliamo perdonare tutto e tutti perché si scopre che i bambini violentati sono "solo" un tot.

Esiste la categoria numerica in casi del genere?

Ma aspettate, c'è la chiusa finale-che-vorrebbe-tagliare-la-testa-al-toro-e-invece-fa-vomitare-gli-angeli. Ecchivela:

"Il padre di tutti i panici morali in materia di preti pedofili
scoppierà in mano agli stessi propagandisti del nazismo
che avevano cercato di organizzarlo."

Ma dico io: se mi hanno stuprato il figlio e mi incazzo devo vedermi associato ai nazisti da Introvigne?

***
Oh oh oh, è una cosa talmente incredibile che ora scrivo una lettera al Clero Universale. Pochi precetti da seguire, meno incenso per via anale.

Gentili uomini del Clero,

a me dispiace se il Nazismo se l'è presa con voi, davvero. E vi ringrazio se avete cercato di ribellarsi all'andazzo (cosa che Pio XII e molti altri certo non fecero). Ma non fate le vittime, siate seri. Limitatevi a questo: denunciate i vostri colleghi pedofili. Vi guadagnerete il Paradiso o, al limite, un posto-garage a Milano2.

il vostro Pietro Errante

Di seguito l'articolo intero, cliccateci sopra. Dovrebbe funzionare. Amen.





mercoledì 14 aprile 2010

Da ScaricaBile #29.



Elio "Chi?!?" Vito da ScaricaBile. Cliccaci sopra se non vuoi diventare come Ray Charles.

("Nero e intonato?" "No, con le treccine.")

Eccovi pure lo speciale, tutto sui ministri di questo governo.

(È uno speciale, certo, ma non può curare la vostra piorrea. Pazienza.)

SCARICABILE Speciale Ministri

(clicca con il tasto di estremadestra per scaricare)


SFOGLIABILE



Ecco il mio ritrattino su La Russa Il Mite

Dategli dei cingoli, perdio!

È stato Percival Torrent a definire il suo allievo italoamericano Oliver MacOjoni “il più grande linguista del secolo, cazzo”. E del Torrent ci si può fidare, se è vero che fin da giovane i suoi studi sulle lingue indoeuropee han destato massiccio scalpore. Passerà agli annali la conferenza stampa in cui provò che se si radunano centottanta scimmie in una stanza non ventilata e si fa loro fare i gargarismi, entro due minuti tutti se ne chiederanno il perché.

Ora però l'allievo MacOjoni sta tentando di superare il maestro. Le sue nuove teorie linguistiche, infatti, alzano l'asticella della scienza di molti centimetri, rendendo difficile il sorpasso e spassosi i tentativi di salto da parte degli obesi.

Lo studio della politica italiana,” scrive il giovane studioso, “è importante dal punto di vista linguistico poiché il linguaggio vivo è come una spugna che assorbe granelli di società, cultura e vita. Una trappola per tutte le speranze e le fobie di un popolo. O almeno questo è quello che mi son fatto tatuare sul deltoide.” È da questa sua ferma convinzione, quindi, che è nata l'idea di un dizionario sull'attualità italiana, un'antologia necessaria degli esseri più potenti e buffi della Penisola. Un vademecum imprescindibile della fauna politica italiota, il know how utile a tutti quelli a cui garba il fascismo.

Di seguito ci soffermeremo su un solo lemma della voluminosa opera del MacOjoni (Se l'Italia sembra uno stivale, l'Istria sembra uno scroto, Laterza, 3045 pgg.) che ha già creato il suo bel terremoto politico. Nel minestrone di cosine, preti, showgirls, politici, intellettuali e emissari di Satana truccati per abbindolare i pargoli più sensibili e renderli adepti del mondo delle tenebre (Enrico Ghezzi). Presentiamo la voce “ignaziolarussa”.

ignaziolarussa o larussa o (raro) 'gnazio (spreg., scherz.) agg. 1 Qualità di chi ricopre la carica di Ministro della Repubblica Italiana e lo fa notare ricordando il suo passato di picchiatore fascista (v.): guarda c'è Omar che sta facendo il larussa! 2 Di chi utilizza la violenza fisica per un nonnulla a causa della difficoltà di raggiungere l'erezione senza stringere il teschio di un volpino tra le chiappe: volevo regalare una rosa a Mary ma ho fatto l'ignaziolarussa e per sbaglio l'ho uccisa 3 Detto di polinomio in due variabili che sia di primo grado in ciascuna di esse separatamente, ma in modo nazista: ho fatto uno stronzo modello larussa 4 dim. di gonzo di montagna 5 Capacità di cambiare opinione repentinamente e con una sicumera da Terzo Reich: non fare la 'gnazia, ieri mi avevi detto che avresti fatto sparire quel canguro.

larussare 1 [fr. Larussaer di etim. celtica] v. intrans. Dire cazzate vergognose con timbro vocale di quelli che fanno paura ai bambini, riuscendo comunque a fare il doppiatore per I Simpson (v.) 2 Stato indotto dall'inalazione di scimmie per via nasale, provocante attacchi di panico, nausea e la convinzione di essere dotato di cingoli: stasera non vado a puttane con Joseph R., è strafatto e sta larussando.

larussàta (1) [da ignaziolarussa] Atto inutilmente vigliacco spacciato per atto dovuto, costituzionale, eroico: “C'era questo tizio che faceva domande stronze, così l'ho picchiato” “Ehi, ma hai fatto una larussàta!” “Hai ragione! Ora però ti uccido.”

larussàta (2) [da larussare] piccole produzioni artigianali fatte all'uncinetto, solitamente floreali e create tenendo una faccia da merda: ho smesso col crack, ora colleziono larussàte.



martedì 13 aprile 2010

Gesù è un nome buffo, comunque.

Mi chiedo spesso cosa succederebbe se Gesù tornasse sulla Terra. O viceversa.
E per tornare sulla Terra, intendo tornare tra noi, nero com'era, con quella vestaglia sgualcita e sporca, usurata e intrisa di sudore. E la sua barba incolta, la pelle tumida (?), gli occhi appannati dal caldo mediorientale. E le sue tasche vuote, la sua povertà sorridente e fiera di poter contare non sull'oro ma sulla dignità umana, il valore che la vita di ciascuno di noi ha, anche per quelli con il mono sopracciglio. E le sue ascelle pezzate, quelle docce mai fatte ("Doccia? Cazzo è?", direbbe il Nostro) e il suo conseguente odore
nauseabondo di sudore ma, diamine, così vero.

A volte mi chiedo cosa succederebbe se Gesù tornasse sulla Terra e quanto ci metterebbe un leghista a picchiarlo a sangue.

Questo sporco negro.


***

Aspettate, aspettate. Poi c'ho quest'altro bel pensiero qua: come sarebbero i Vangeli se Cristo avesse avuto i cingoli?

Fin

lunedì 12 aprile 2010

Boing boing squazz.

Qualche giorno fa stavo facendo le mie cose, no?, e come all'improvviso mi son chiesto come sarebbe saltellare da una nuvola e l'altra.

Cantando I'm singing in the rain e vestito da borghese della Londra di un po' di lustri fa.

Come sarebbe vedere la gente dall'alto piccola come formiche e le formiche dall'alto grandi come gente.

E che sarei stato pure molto elegante, lì sulle nuvole vestito da inglese di un po' di lustri fa. Poi uno dice che le fighe non ti vedono mai quando dai il massimo. E ti credo, sei sulle nuvole!

E mi ci vedevo proprio, capite, in mezzo alle nuvole a saltellare e ogni volta che mettevo un piede su un nuvolone nero pieno di pioggia sentivo squazz tipo pozzanghera.

C'ho perso un po' di tempo a pensare a come sarebbe farlo.

Poi l'ho fatto. E non è mica tanto bello come dicono, eh.

domenica 11 aprile 2010

Come ti cito Fabio Volo #1.

"Essere innamorati è una cosa molto bella. Però quando l'amore finisce, certe volte, ci rimani male. Eh va be'."

(Fabio Volo)

giovedì 8 aprile 2010

Il pamphlet: "Fratelli di Publitalia".


Fratelli di Publitalia

(un pamphlet niente male sulla merda che viene a galla)


Ieri ho mescolato dell'LSD al Nesquik e poco dopo ho visto un'enorme Macina Mulino Bianco sgretolarsi su di me, distrutta da una mano enorme che, ad un esame approfondito, ho scoperto essere di un John Lennon in lacrime. Ma questa è la fine di questa storia. Prima ho avuto un'illuminazione sul futuro – non propriamente bella – e come risultato ora ho le mutande sporche. Ma anche questa è la fine di questa storia.

Andiamo per gradi.

Mentre chiacchieravo con un mio amico, tempo fa, egli mi disse “prima o poi tutto questo finirà”. E non si riferiva all'husky che da due mesi gli morde il cazzo, bensì al “regime berlusconiano” (cit. Montanelli), al “sultanato” (cit. Sartori), a “questo perenne dito in culo alla Democrazia, che si lima le unghie sulle sue pareti anali” (cit. mia nonna Evelina). Lo spicchio di futuro che il destino lisergico mi ha permesso di sbirciare, disegna nell'aria sfere chiare quanto puzzolenti. L'Italia che ci aspetta è come un cavallo impazzito guidato da un fantino spastico. Ed entrambi si cagano addosso sorridenti.

Cosa ne sarà di un popolo, un tempo fottutamente pieno di cultura, che da vent'anni è violentato da una tv banale fino all'apologia di nazismo? Si cominciò – vi ricordate? - con le donnine seminude e i comici da eutanasia di Drive In, si finirà con il primo genocidio in diretta, commentato da Guidone Medai.

Quel che seguirà è il futuro di un paese in cui i consigli per gli acquisti intervalleranno gli articoli della Costituzione. Lez go.

Rispetto per l'autorità. Tale concetto cambierà non poco. Come evangelizzato da Maria De Filippi nelle sue trasmissioni (Amici, Uomini e donne) e soprattutto nella sua autobiografia (Come si esce di qui? Ovvero, omosessuali che mi ballano attorno, Einaudi, 2020 – poco prima dell'inizio della sua carriera politica), il Potere della Stato di Diritto andrà a fanculo con stupefacente velocità. Diverrà legale, a tratti preferibile, cagare sulle forze dell'ordine, se fatto nel nome de li cazzi mia.

Dall'ultimo brigadiere alla più alta carica in ermellino, il vaffanculo sarà una normale routine verbale, una dimostrazione di “comunicazione non comunista di merda” (Signorini, 2011).

L'elemento portante, che rimarrà amplificandosi, è l'obbedienza al Padrone, come teorizzato dalle suddette trasmissioni della De Filippi (che da ora in poi chiameremo Mdf, nda). In queste, infatti, qualsiasi opinionista-giudice-concorrente-membro del pubblico-ospite può essere attaccato anche violentemente, ma non la Padrona, Mdf. Che, agile come un menhir, ha potere totale sul destino delle sue cavie canore e/o figaccione.

(A partire dall'edizione 2018/2019 di Amici, i concorrenti eliminati saranno dati pasto alle tigri, in un'apposita gabbia negli studios.)

Distruggere tutto, sputtanare tutti per rimanere soli, in cima al mondo”, come scrive Mdf nella sua essenziale opera.

Senso dello Stato. Nel 2031 il first man Maurizio Costanzo, marito fedele della Padrona d'Italia, poco prima di morire divorato da dei gattini, darà alle stampe il suo Senso dello Stato: lo stato ha senso?. Dietro a questo gioco di parole da Guantanamo, si cela tutta la filosofia politica post-publitaliana. Tale cultura, intrisa di ignoranza e di pulsioni negative, apre ovviamente le porta ad un nuovo totalitarismo fico, trendy e con il porta-iPhone di Hello Kittyii.

Nel 2021, tre anni dopo la fine della Guerra Civile Italiana, Mdf si candiderà alle politiche e vincerà con il 73% dei voti. L'opposizione, eliminata dal televoto, sarà data in pasto alle tigri di cui sopra.

Il giorno dopo Canale5 manderà in onda le immagini di Terry, una delle ferie, mentre defeca Massimo D'Alema, incredibilmente uguale a sempre. Lo Stato sarà il Padrone, il Padrone sarà lo Stato: una cosa così semplice che anche il nipotino di Gasparri potrà capirlaiii.

Morale. Diceva il saggio che se le suore avessero le ruote e facessero i pompini, sarebbero perfette (si nota tanto che me lo sono inventato al momento?). Nel futuro che ho potuto visitare, le donne sono tutte puttane. L'estrema sintesi di questa sentenza potrebbe farvi pensare ad un errore di battitura – “magari voleva dire altro” –; e invece no. Lo vediamo già oggigiorno, seppur in modo embrionale: le femminucce devono esporre la loro mercanzia e evitare di mostrarsi dotate d'intelligenza, al fine di abbindolare il maschio berlusconiano che da lei vuole solo palle svuotate e prole. Poco importa se la mugliera si scopa l'intiero quartiere, poiché il maschio si saprà difendere ricordando quella sedicenne che pochi mesi prima ha molestato (“No, no in realtà un pochino ci stava”).

E la domenica tutti insieme a Messa da Don Fritz, quel pretino che si diverte a riempire i buchini dei bambini. Il clero dà la benedizione, ci si prende la comunione facendosi vedere da tutti (mentre la moglie risponde a sms osè noncurante del Cristo Bisognoso appeso poco più in là) e il Marito può bearsi delle proprie scoregge spacciando la sua smorfia di piacere per “trance mistica”.


E il piccolo dov'è?”

Oh, oggi non c'è, è andato al SERT.”

Maddai! Sembra ieri che è nato!”

Eh, invece son passati già sette anni!”

Potrei incuneare il mio pene da qualche parte?”

Ma certo, don Fritz. Per lei mi fingerò più giovane...”

Lasci stare, penserò a Non è la rai


Sanità. Il welfare state, un mostro metà merda e metà Cofferati, scomparirà. La sanità privata, cara e solo per ricchi, consentirà di guarire dal cancro e rimuovere velocemente wurstel da vagine birichine. I poveri moriranno “perché Dio li vuole con se”. Lo spettacolo delle montagne di cadaveri di poveri (“persone diseducate al benessere”, dal Devoto Oli Bondi, ediz. 2021) renderà zublimeiv passeggiare per i borghi italiani e spingerà una nota soubrette ad abbandonare per un istante la questione “che dildo usare?” per attivare un numero verde pro-poveri, raccogliere soldi e spenderli in cocaina buonissima.

Nel 2016 verrà creata l'aspirina al sapore di Cenone di Natale per quelli che han fame.

Savoir fare. I modi cambieranno, e mica poco. La maleducazione dei maschi-alfa rivolta alle femmine inferiori condizionerà i rapporti umani. E anche le cerimonie religiose:

Lurida puttana che ti facevi toccare per 5 euri sin dalle scuole medie e che sei cresciuta tra cazzi, baci lesbo e orge, tra prestazioni sessuali con cui pagavi l'ingresso in disco, con un catalogo di malattie veneree che sembri Madame Bovary e che non meriti altro dalla vita se non schiaffi, pugni e piatti da lavare, insomma, tu, lurida cagna, mi vuoi sposare?”

Si, Piersilvio!”

Lavoro. I diritti dei lavoratori, lascito sovietico del Pci, verranno aboliti perché ritenuti da Versace “un pugno sull'occhio”. I padroni potranno licenziare a piacimento, sottomettere a vanvera, rovinare vite con leggerezza, ricattare immigrati con la scusa del permesso di soggiorno, evadere le tasse fino al vomito e fallire in quanto avide e incompetenti teste di cazzo.

L'età pensionabile sarà alzata a 239 anni. Così, per sicurezza.

La figura del minatore cinese che scava carbone tra gas cancerogeni 500 metri sottoterra su una miniera pericolante in un giorno di pioggia, verrà invidiata da molti professori di scuole medie.

Religione. La solita Mdf incontrerà il papa nel 2023, in una cerimonia sontuosa in Vaticano che finirà con la bocciatura del Santo Padre da parte di Platinette. Dato in pasto il prelato alle tigri (le stesse di Canale5), i cardinali si riuniranno per trovarne un successore.

Divenuto pontefice col nome di Ottuso I, Fabrizio Frizzi si differenzierà dalla tradizione ecclesiastica per il sottile sarcasmo e il ghigno molto espressivo, connotati dovuti in realtà – lo si scoprirà solamente nel 2028 – ad un cervello dominato dai ratti.

Dall'incontro di Mdf con Ottuso I nascerà una solida alleanza tra Italia e Vaticano, che sfocerà nel celebre Trattato di Orte, in cui il governo Italiano prometterà di non ridere più pensando ai ridicoli confini territoriali della Chiesa. Come controparte, il clero s'impegnerà a non innamorarsi più di bambini italiani (“ci sono i negri apposta!” commenterà un deputato cattolico).

Immigrazione. Picchiare un negro diverrà di moda circa nel 2012. Cinque anni dopo la curva del trend si piegherà leggermente a causa dell'ascesa della Banda Afasix, tredicenni cocainomani armati di lanciafiamme, che renderanno le solite sprangate obsolete e tristi.

Nel 2018 la Imprengilo S.p.A. entrerà direttamente nel business della violenza razziale e lo farà in modo bipartisan, come sempre: da una parte la creazione di una linea di smerigliatori, lanciafiamme e fucili colorati con connessione wi-fi; e dall'altra delle nuove ambulanze “per negri e stranieri”, dotate di tutti i comfort. Vetture che, per aumentare il divertimento degli ariani, non avranno freni.

Termini Imerese chiuderà agli inizi degli anni '10 e verrà trasformata in un nuovo progetto per l'integrazione degli stranieri. L'idea, sponsorizzata da Borghezio (Lega Nord Ma Anche Da Altre Parti), sarà quella di “fare una specie di Cpt, più grande, spazioso e dotato di un grande forno”. Il risultato dell'operazione di “pulizia per un mondo sicuro” (Sallusti, 2018) verrà utilizzato per produrre, dopo un elaborato procedimento chimico, compost ecologico.

Salita al potere, la Padrona De Filippi cercherà di fermare l'olocausto, fallendo miseramente. Il solo annuncio di voler “rivedere” la normativa sui “Lager Colorati della Felicità” porterà il suo gradimento ai minimi storici (52%) in soli due giorni. Ciò nonostante Mdf, con un impegnativo lavoro sotterraneo di diplomazia e calippi offerti, riuscirà ad abolire la cosaccia, aiutata certamente dall'intervento fortuito del presidente di Mediobanca Lapo Elkann.

Ecco le parole salvifiche del rampollo: “l'idea di bruciare gente è brutta e cattiva, mentre invece quest'anno va molto il naif”.

Architettura. Il Parlamento verrà dipinto di rosa e poi demolito. O viceversa, boh. D'altronde, chissenefrega del Parlamento quando ci sono Erika e Omar all'Isola dei famosi (edizione del 2020)!

Arte, musica e spettacolo. L'idea che per essere artisti basti una reflex e un'acconciatura imbarazzante rimarrà anche nel futuro. Anzi, diverrà convinzione assiomatica, una cosina che renderà tutti gli abitanti della Terra potenziali modelli di improbabili fotografi che impugnano flash grossi cinghiali adulti. Inoltre, per le giovani donne, farsi autoscatti in posizioni succinte per poi distribuirli, costituirà il primo step dell'approccio in discoteca (cosa che mi fa incazzare, dato che le mie amiche a sedici anni erano delle Madri Terese con la vagina tappata, nda).

Sole / Cuore / Amore” rimarrà una rima infallibile ma sarà surclassata da “Aurora / Glaucoma / Pinacoteca”.

Che non è nemmeno una rima, ma piacerà tanto a Mdf e quindi vincerà tutti i premiv.


***


Note

i)Non ho niente contro Guido Meda. Mi sta simpatico, Guido Meda. “Tutti in piedi sul divano!”. Non a casa mia, sporco.

ii) Hello Kitty prenderà il posto di Maria Maddalena nell'edizione del 2023 de la Bibbia. Nella stessa opera Gesù in croce, poco prima di spirare, manderà la pubblicità.

iii) Si, lo so, lo so. Le battute su Gasparri sono easy e consunte. Ma questa è la prima battuta sul futuro di Gasparri e la sua genìa. Mica cazzi, dioporcellino.

iv) Io “sublime” lo scrivo come cazzo mi pare. Ecco.

v) Il futuro sarà talmente merdoso che crescerà la quota di uomini-fango che ritengono gli Oasis anche solo lontanamente paragonabili ai Blur.


Da ScaricaBile #29.


Il bambino che è in noi fa gola al prete che è in noi

Parlare tenebrosi del cosiddetto scandalo dei preti che s'inculano bambini è capzioso: ve lo dice uno che usa il termine “capzioso”.

L'idea che la Chiesa Romana Cattolica abbia una sessualità ordinata e normale è infondata. Se i comunisti del New York Times (probabilmente ebrei liberal che fanno abortire anche i morti) avessero letto la Bibbia, saprebbero che tali Scritture sono farcite di perversioni, schifi, immoralità e maurizilupi vari.

Perfino l'iconografia della Natività di nostro Signore è lercia. Pensateci: partorireste mai in mezzo a degli animali, alla paglia, col pericolo che vostro figlio (oh, non propriamente vostro figlio, bensì di colui che vostra moglie ha definito “un angelo con una spada infuocata”) muoia e/o che la donna crepi di infezione? Non credo proprio. E per questo siete peccatori. Voi non potete nemmeno immaginare il gaudio che dà il portare a termine operazioni così delicate in mezzo alla merda; voi seguite la scienza, l'igiene, in una parola: Satana.

E quel zozzo di Noè? Vogliamo parlarne? Quello era un vecchio alcolizzato che sentiva le voci. Lo si vedeva ai giardini mentre si eccitava guardando le siepi. E un bel giorno una di queste voci gli suggerisce di costruire un'enorme nave di legno e di riempirla con un sacco di animali, due per tipo. Ecco cosa succede quando a settantanni continui ad amare gli zoo.

Il piano serviva per sopravvivere al Diluvio Universale.

Così Noè costruì la sua arca e la riempì di bestie (anche i leoni, le tigri, le sanguisughe – i dodo no) e partì, navigando sopra tutti i suoi amici morti. Il viaggio durò mesi e sarebbe morboso non mettere a verbale che in tutto quel tempo Noè si è inculato le capre. Sarebbe veramente morboso non metterlo a verbale.

E vogliamo parlare di Abramo, quel vecchio malato di mente che decise di uccidere suo figlio William (?) solo perché “una voce mi dice di farlo”. Ma bravo, Abramo! E se quella voce si butta in un burrone, tu ti ci butti? Eh?

È chiaro che il vecchio malato volesse uccidere il suo pargolo perché geloso del rapporto privilegiato che esso aveva con sua madre (la moglie di Abramo, Uma Thurman). Li aveva scoperti pochi giorni prima in pose esplicite e a poco erano servite le scuse della donna: “Volevamo ricordare i bei tempi dell'allattamento, Abramuccio!” La Bibbia è piena di cosacce, di rapporti sordidi, tanto che se Freud fosse vissuto a quei tempi avrebbe probabilmente avuto una barba molto lunga.

Finiamo questa carrellata con la Genesi, dove due imbecilli (Adamo ed Eva) sono nel paradiso terrestre belli pacciarotti (cit. Prosperini) ma decidono di andare contro ai matusa, per cui diventando fan degli Slayer. Lo smacco per Dio fu enorme, visto che è un noto amante di Burzum, e decise di mandarli a fare in culo, che in gergo tecnico significa “sulla Terra”.

Da questo campionario di nefandezze tanto sporche quanto porne, ci si può aspettare di tutto, come ad esempio un potere temporale enorme, il controllo di una banca misteriosa e sempre presente quando c'è da sguazzare nella merda (lo IOR, un istituto di credito che non conosce il significato di “rogatoria” – e questo lo renderebbe un ottimo presidente del consiglio –), la lotta millenaria alla scienza, la libertà, la dignità umana, la donna, il rogo di migliaia di streghe, stregoni e altri “diversi”; ma non, MA NON, la capacità di creare una cricca di omini vergini e con il pene disinnescato.

"Il clero ha voglia di figa," pensa l'ingenuo. E invece no, ha voglia di tutto: peni e vagine. Il tappo della castità rende alcuni pretini delle bombe pronte ad esplodere, ovviamente sui più piccoli. Non a caso gli utenti di Youporn che si connettono dal Vaticano sembrano preferire alcune tag piuttosto eloquenti come barely legal, teen e Non è la rai.

Facciamoli sposare, 'sti preti, altrimenti si scoperanno il bambino che è in noi.

***


Immagine di Tonus e Jonathan Grass per ScaricaBile 29.

domenica 4 aprile 2010

ScaricaBile #29, leghist version.


SCARICABILE N/29

(clicca con il tasto di estremadestra per scaricare)


SFOGLIABILE


Cari tutti,
sappiate che queste 40 pagine le dovete divorare, perchè fra qualche giorno esce una nuova eccezionale produzione di ScaricaBile Inc., un'edizione straordinaria che un giorno farà la felicità di parecchi avvocati dell'accusa in processi per diffamazione a nostro carico.

Buona lettura,
e vaffanculo al coniglio pasquale.

giovedì 1 aprile 2010

Riguardo le elezioni.

Il Pd si riconferma l'equivalente partitico di Internet Explorer: lo usano solo pochi affezionati apocalittici e gli ignari del web; gli altri lo evitano come la peste, ricorrendo a qualsiasi alternativa piuttosto d'incapparci, e scherniscono chi lo usa.

È da tempo che l'Idv si è tramutato in una sorta di Firefox (mutatis mutandis): agile, giovane, chiaro. In più Di Pietro sembra una volpe.

La Lega invece è tipo Google Chrome: ti illude che tutto stia andando bene (benisssimo) ma all'improvviso scoprì che un nerd di L.A. conosce la tua cronologia web dell'ultimo lustro.
Ecco, con la Lega ti sembra che l'Italia sia più ricca, più sicura, più bella, finché non capisci che non solo i negri ci sono ancora, ma uno di loro sta riempiendo tua figlia facendola strillare come un serpente allegro. (In tutto questo non c'è niente di male ovvio, ma per un leghista è puro DRAMMA.)