martedì 28 settembre 2010

Un eufemismo chiamato Mastella

Vanity Fair intervista Clemente Mastella (*), l'indimenticabile ministro della Giustizia del Prodi bis, riguardo la sua possibile, apocalittica candidatura alle comunali di Napoli. Ma ne parliamo dopo, quello che mi ha colpito è questa frase:
"Silvio ha affidato la missione impossibile (recuperare parlamentari per mantenere la maggioranza, ndr) a un repubblicano, Nucara. Ma stiamo scherzando? Per compiti del genere serve sempre un democristiano. Perché noi che veniamo da quella grande tradizione abbiamo una certa cultura, una sensibilità per gli accordi che altri non hanno."
Ecco, se volevate sapere come si dice "vendersi a chi offre di più" o "transformismo" a Ceppaloni, ora lo sapete. È questione di "cultura" e "sensibilità per gli accordi".

Postilla. Dopo Bassolino e la Iervolino, ora Napoli deve beccarsi anche Mastella? Non è possibile. Vesuvio, pensaci tu.


(*) Tommaso Labate, "Caro Silvio, sarò il sindaco di Napoli", Vanity Fair, 29/09/2010, p. 80

3 commenti:

  1. LOL ma che cazzo ci fa ancora in giro tra l'altro. qualcuno dica a mastella che oramai son diventati tutti bravi a "trattare"

    RispondiElimina