lunedì 31 maggio 2010

Da ScaricaBile #31.

Cl Qaeda, Al Qomunione
You say potenti esplosivi, I say dio & fica


Alla cortese attenzione della direzione generale di al Qaeda Ltd,

sono Imaje Balabashi, membro dell'Organizzazione al Qaeda dall'ottobre del 1997. Circa un mese fa, il 24 aprile 2010, ho fatto recapitare alla sezione lombarda dell'Organizzazione la mia lettera di dimissioni dalla Stessa. Tale evento ha destato non poco stupore nel compagno Alhid, il segretario regionale che l'ha ricevuta. Egli, intriso di jihad fino al sacro buco del culo, mi ha prima offeso e poi accarezzato dolcemente, nella speranza che tali scossoni emotivi mi destabilizzassero. In effetti ebbi un déjà-vu: mi tornò in mente la prima volta che limonai con una delle nostre donne-kamikaze, sfortunatamente cinque minuti dopo la sua esplosione. Ma poco importa: Allah al tempo mi amava e io lo ricambiavo – e non poco.

Ora però, come avrò modo di spiegarvi, la situazione è cambiata.

Il compagno Alhid cercò di farmi cambiare idea con le minacce: mi disse che abbandonare l'Organizzazione non era così semplice, che comportava un'onta che Allah, Maometto e alcuni Digimon dell'ala dura, non avrebbero dimenticato.

Il motivo della mia decisione? Col tempo ho capito che, nel campo delle organizzazione integraliste col vizietto del potere politico, non siamo i migliori. Certo, abbiamo ucciso, fatto stragi e denigrato la democrazia, ma la concorrenza è agguerritissima. Siamo stati superati anche dalla C.I.A., per dire. E con quali risultati? Essere odiati da tutti indossando buffi turbanti.

Quando sette anni fa fui spedito in Italia per punire questa branca di infedeli avidi di pizza, ero nel pieno del mio fanatismo, felice come Bin Laden ad una riunione della Halliburton. L'idea di creare una piccola cellula estremista nel nord del paese, la parte più ricca e produttiva, era effettivamente geniale. Stavo organizzando l'attentato presso la stazione di Abbiate Grasso (cfr. Report sul nord Italia e su tutta quella figa infedele che però è un peccato uccidere) che fallì perché il nome del paese mi faceva ridere. E dovevo ancora passare per Merdone sul Garda!

Comunque. Mi ci vollero degli anni perché l'arretratezza della nostra struttura, dei nostri strumenti, mi si palesasse davanti agli occhi. Per mesi interi tentai di evitare tali pensieri: “tentazioni,” mi dicevo, “sarà il Diavolo o qualche giudeo a farmi pensare tali amenità”. Invece – ma questo lo capii più tardi – era la cruda realtà.


Ehi, il resto lo trovate sul 31esimo, grossissimo numero di ScaricaBile, lo accattate qui.


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