venerdì 5 febbraio 2010

Cameriere, c'è una minestra in questa merda!





E uno, io: illuso, pensa di averle viste tutte. E dice: "Ma mica la propaganda esiste anche nel 2010!".
Ah ah.
Pensare cose del genere è come offrire la vaselina al maniaco che ti sta tampinando da mesi. E chinarsi, illuminando la via del Retto con dei led rosa.
Li vendono da Ikea.

Poi però ci pensano Libero e il Giornale a farti tornare nella realtà. Tirando lo sciaquone.
Ecco la copertina dell'edizione odierna di Libero, il quotidiano che ha come nome un ossimoro.

La prima cosa che si nota è il titolo, gentilmente concesso dal Deuteronomio. Ma queste son cose da principianti. Tzé, come se equiparare il proprio leader politico al Messia fosse una novità!

La cosa carina è la storia (al centro, con tanto di foto "censurata", ahahahah!) di Di Pietro mentre sfoglia il quotidiano fondato da Gramsci, tirando una molotov addosso ad un paralitico.

Poi c'è la crisi delle borse di ieri, taglio più basso a destra. La colpa, ca va sans dire, è del torero bolscevico Zapatero.

E così via.

In edicola tutti i giorni, tranne il lunedì (come i barbieri).


1 commento:

  1. Hai ragione...pensi sempre di avè visto tutto e poi ci pensano loro a stupirti...

    RispondiElimina