lunedì 1 novembre 2010

Lega Nord, una valida alternativa all'LSD

Pubblicato sull'inserto "3D" di Terra

Negli anni Sessanta i giovani ascoltavano la musica rock e immergevano la loro lingua nell'LSD per sballarsi ed estraniarsi dal mondo reale. Mai giovani sixties erano stupidi, terribilmente stupidi. Nessuna droga può infatti superare lo squilibrio logico che comporta il seguire il dibattito politico sulla guerra in Afganistan. Infatti, ogni volta che un soldato perisce in quella terra così rigonfia d'oppio, qui in Italia fioriscono mantra bellici, che subito rimbalzano su giornali e tv, causando spesso spiacevoli episodi come il terribile “editoriale di Adriano Sofri”, sorta di sanguisuga paracula in grado di non dire nulla – ma con grande charme.

Ebbene, in questi giorni la sinistra (impersonata scherzosamente dal Partito Democratico) ha, nell'ordine: gongolato all'idea di dotare gli aerei di bombe, missili e altre chincaglierie tipiche da missione di pace (Fassino); e disertato la manifestazione della FIOM a Roma.

Nel frattempo, labirintica, la Lega si è chiesta a cosa serve stare in Afghanistan ed è inspiegabilmente adorata dagli operai. Ed è qui che entrano in gioco le droghe lisergiche, di cui prima: ascoltare un leghista schierarsi contro la guerra è allucinante e allucinogeno, come visitare universi paralleli alternativi al nostro. Posti dove Stairway to heaven risuona dai dischi di Drupi, Sasha Grey è papa con il nome di Analo I, e Calderoli si avvicina al pacifiscmo.

Il rischio, attenzione, è comunque enorme: non si hanno ancora studi sugli effetti a lungo termine di queste discussioni. Pare che un giovane varesotto pacifista, non sia più uscito dall'ultimo trip e vaghi per le campagne falsificando voti per Cota.

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